Vediamo oggi insieme in cosa consiste il prelievo forzoso sul conto corrente, pratica noto in gergo anche come “furto legalizzato da parte dello Stato”. Esiste sia il prelievo forzoso che viene realizzato direttamente dallo Stato che un altro prelievo forzoso, quest’ultima si tratta esclusivamente di un’azione che viene promossa dalle banche, vediamo nel dettaglio in cosa consistono entrambe queste manovre dedite al prelievo forzoso sui nostri conto correnti.
Cos’è il Prelievo Forzoso?
Il prelievo forzoso è quel tipo di prelievo all’interno del nostro conto corrente che viene effettuato direttamente dallo Stato, in sostanza si tratta di una vera e propria tassa sul patrimonio, meglio conosciuta come “patrimoniale”.
La così detta “tassa patrimoniale” viene richiesta nei momenti più difficili per le casse dello Stato, in pratica è un rimedio immediato per risollevare una crisi finanziaria che finisce per gravare sui risparmi dei privati.

Il prelievo forzoso infatti viene effettuato senza chiedere alcun consenso sul titolare del conto, tra le altre cose va sottolineato che viene comunicato spesso e volentieri soltanto una volta avvenuto, proprio perché c’è sempre il timore che una notizia del genere possa scatenare agitate corse agli sportelli e non solo, altri disordini di vario tipo.
La patrimoniale resta comunque spesso e volentieri un caso isolato, utilizzato solo ed esclusivamente come soluzione estrema in situazioni davvero complicate per le casse dello Stato, non a caso è un tipo di provvedimento che ha fatto parecchio discutere in passato per la sua natura coercitiva e assai poco democratica.
Prelievo forzoso da parte delle Banche
Quando si parla di prelievo forzoso, non si può però non parlare anche di quel tipo di prelievo forzoso che viene effettuato dalle banche sotto forma di aumento del costo di gestione del conto corrente. Questa manovra di fatto altro non fa che celare un prelievo forzoso da parte dello Stato, che però viene richiesto sotto forma di costo maggiorato sul conto corrente.
Bail-in e Bail-out
Il Bail in è il sistema di salvataggio delle banche imposto dalla direttiva BRRD dal 1° gennaio 2016 in Italia. In pratica quando sentiamo parlare di Bail-in dobbiamo sapere che altro non è che un’azione di salvataggio di un istituto finanziario che sta per fallire e che il tutto ricade su perdite sofferte da obbligazionisti e correntisti. Il termine Bail in si contrappone al Bail out, che invece rappresenta il salvataggio di una banca da parte di terzi, in genere è il Governo del paese dove ha sede la banca che utilizza il denaro dei contribuenti.